Aspettando la Pasqua

Per molti la Pasqua a tavola è il tempo del cioccolato, oppure delle uova (di cioccolato e non); anche per me, ci mancherebbe, però credo che sia principalmente il tempo della ricotta.
Di ricotta (rigorosamente di pecora) sono golosa e mi piace in tutti i modi, in particolare nelle torte salate. Ma poi ci sono i dolci (e qui prevalgono le mie origini siciliane) a base di soffice crema di ricotta.
Il dolce più famoso è la classica cassata, che a mio gusto è troppo dolce, direi stucchevole, a causa della presenza di pasta di mandorle e glassa di zucchero: a lei ho sempre preferito la cassata al forno, sicuramente meno spettacolare, lo so, ma da non sottovalutare!
A contrario di quanto qualcuno pensi - ricordo persino una puntata di un famoso programma televisivo in cui incapparono in questo errore - non si tratta di una crostata. Altrimenti non si chiamerebbe cassata!!! Mi riferisco al fatto che l'etimologia della parola deriverebbe dall'arabo quas'at, ovvero bacinella (per la forma del contenitore).
Questa, infatti, è più una crostatina. Certo, il sapore non cambia. Ma certe volte la forma è sostanza...


La cassata al forno è un "pie": quella roba con la pasta sopra e sotto, per intenderci. Pasta frolla, naturalmente. Che se non ti va di farla (per quanto non ci voglia grande impegno e a Pasqua si può fare, eh!), puoi sempre comprarla già stesa e via. Poi una buona ricotta di pecora da mescolare allo zucchero in misura del tutto discrezionale (io metto 100g di zucchero per 500g di ricotta, perché come ho già detto non amo le cose troppo dolci). Poi in teoria bisognerebbe passare al setaccio... ad avercelo. Diciamo che una onesta frullata con le fruste elettriche rende tutto molto cremoso ed accettabile. Il tocco finale sono i semini di baccello di vaniglia (vade retro vanillina), la zuccata a dadini (tradizionale, ma è molto buono anche il cedro candito), e poco cioccolato a scaglie (qualcuno mette le gocce di cioccolato già pronte, ma secondo me sono troppo grosse ed invadenti).
Questa volta non ho fatto una torta unica bensì tante cassatine monoporzione, che vogliono solo di una ventina di minuti di cottura in forno a 180 gradi. Una volta fredde vanno spolverate con zucchero a velo e mangiate prima che qualcuno le faccia sparire.
Buona Pasqua a tutti!


P.S. Un argomento a favore delle cassatine è il fatto che con la pasta rimanente puoi sempre fare una crostatina (proprio quella della prima foto!!!).

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