Tempi di crisi

Knit on with confidence and hope through all crisis.
E.Z.
In tempi di crisi certi valori vengono dimenticati ed altri assumono una maggiore importanza. Non c'è nulla di male in questo, ma vale la pena di capire se stiamo mettendo tutto nella giusta prospettiva o se invece ci stiamo facendo trascinare dal corso degli eventi.
E così non mi stupisce affatto (ma ne resto comunque dispiaciuta) che una questione sensibile quale quella ambientale sia caduta nel dimenticatoio. Anzi, in certi ambiti sembra che si sia tornati indietro, probabilmente spinti da un senso di emergenza che sfiora il panico.
E' il caso, ad esempio, dei tanti sindaci che in questi ultimi giorni hanno ordinato l'igienizzazione delle strade, nella convinzione (non affatto comprovata) che ciò possa combattere il virus oggetto dell'attuale crisi. E lo fanno nonostante ci siano delle disposizioni regionali che indicano che l'ipoclorito di sodio (cloro) nebulizzato dai disinfestatori abbia pochissime chance di essere efficace contro il virus, ma di contro offra l'assoluta sicurezza di recare inquinamento ambientale.
Altro aspetto della medesima questione riguarda l'usa e getta. Ovviamente negli ospedali, dove l'igiene è fondamentale, gli oggetti quali guanti, mascherine, copricapi, copriscarpe, ecc. sono per forza di cose utilizzati in tal modo. Il problema è che al di fuori di quei luoghi tali oggetti sono un enorme spreco e creano un notevole aumento di rifiuti indifferenziati.
Eppure milioni di italiani hanno improvvisamente deciso di fare uso di mascherine e guanti, nonostante le disposizioni di sicurezza indichino che le buone pratiche di mantenere le distanze e lavarsi spesso le mani siano altrettanto efficaci.
Si dirà che tali dispositivi aumentano la sicurezza. Certo in teoria è così. Nella pratica, no.
Se la gente cambiasse la mascherina ogni volta che esce, i guanti ogni volta che tocca qualcosa (carrelli, soldi, tasti del bancomat, ecc.) e si lavasse subito le mani dopo aver tolto guanti e mascherina, insomma se utilizzasse i dispositivi come  coloro che lavorano in ospedale, allora questi garantirebbero una certa maggiore sicurezza. Ma la realtà è ben diversa!
Io capisco che le persone desiderano essere rassicurate, comprendo il desiderio di essere confortati, ma ciò non giustifica, a mio parere, perdere la capacità di pensare, di riflettere, di usare la logica.
Altrimenti ci si presta ad essere manipolati, ci si abbandona alla psicosi collettiva, ci si lascia trascinare dal gregge, camminando a testa bassa, senza neanche sapere la direzione.
Abbiamo smesso di far ricorso al gel igienizzante (lontani i tempi in cui si faceva scorta di Amuchina!!!), perchè tanto ormai usiamo di guanti; abbiamo smesso di lavarci le mani con acqua e sapone più volte al giorno, per lo stesso motivo.
Cosa ne è dei mari pieni di plastica? Delle falde acquifere inquinate? Dell'aria inquinata? Delle morti per inquinamento? Delle discariche piene? Degli inceneritori? Degli antiparassitari usati in agricoltura?
Come se avessimo varcato un portale spazio-temporale, questa crisi sembra averci portato su un pianeta diverso.
Non che prima fossimo dei fenomeni, ma oggi non riusciamo a vedere al di là del nostro naso (ben coperto dalla mascherina).

Spray anticalcare igienizzante, per le superfici:

In un contenitore di vetro mettere:
2 dl di alcool buongusto (quello che serve per fare il limoncello!)
2 dl di aceto bianco,
pezzettini di buccia di 2 o 3 arance.
Tappare e lasciare in infusione una settimana.
Filtrare, diluire con 2dl di acqua, inserire in un contenitore a spruzzo.


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