Che si abbia tanto tempo a disposizione per lavorare a maglia, o che invece se ne abbia poco, il problema di come organizzarsi è reale e impellente! Soprattutto per chi ha l'abitudine di portare avanti più lavori contemporaneamente.
Eh sì, perchè il piacere d'iniziare un nuovo progetto è innegabile, il problema è che più ne cominci più ne perdi per strada...
Personalmente mi sono data un numero limite, ed è 3. Ho visto che se supero il limite, uno dei progetti è destinato a cadere nel cimitero dei lavori mai finiti, e ciò è male.
No, davvero... tanta bellezza e arte e fatica di materiali, intenzioni e idee non può venir dimenticata così tristemente, non è giusto!
Ma a prescindere dal numero di lavori in corso d'opera c'è il problema di come organizzarsi, ovvero di quanto tempo dedicare a ciascuno di loro per assicurarsi di portarli avanti davvero.
Ognuno certamente può trovare il suo metodo preferito, che sia delle rotazioni a tempo (ad esempio 12 ore a progetto in modo sequenziale), oppure a obiettivo (arrivo allo sprone del maglione, poi faccio 20 cm di scialle, ecc.).
Il mio metodo invece prevede gli orari dedicati. Ovvero un determinato orario della giornata è dedicato ad un determinato lavoro.
In questi giorni i miei orari sono i seguenti: la mattina posso lavorare al progetto n.1, indicativamente dalle 10 alle 12 perchè so che prima o sono fuori per commissioni o sono occupata con le faccende di casa; poi nel pomeriggio dalle 14 alle 15 al progetto n.2 e dalle 15 alle 16 al progetto n.3. Non lavoro a maglia la sera, mentre nel tardo pomeriggio di solito mi dedico ad altre attività.
Non è che metta il timer, lo scopo non è lavorare un'ora (o due), ma semplicemente so che da quell'orario in poi posso dedicarmi a quel lavoro e a nessun altro. Quindi se voglio prendermi una pausa la prendo, se sono impegnata altrove salto e basta, se ne riparla domani. Al di fuori di questi orari ben precisi, comunque, può capitare che possa dedicarmi al lavoro a maglia, ma in modo assolutamente libero e casuale.
Quando il progetto n.1 finisce, il n.2 prende il suo posto e quindi lo lavorerò la mattina, mentre il n.3 diventa il n.2. A quel punto posso avviare un nuovo lavoro, che diventerà il n.3.
Sembra molto schematico, in realtà è basato su quello che istintivamente mi sono trovata a fare (e sugli orari che mi facevano comodo), ovvero dare più spazio ad un progetto ma nello stesso tempo non trascurare gli altri due.
In tal modo non devo prendere il tempo per sapere da quanti minuti sto lavorando, posso essere interrotta senza crearmi problemi, non ho ansie di alcun tipo.
Non dico che sia il metodo migliore. E' solo quello che per me funziona meglio.
Spero che l'idea degli orari dedicati possa essere utile per chi sta ancora cercando un modo per dedicarsi alla maglia (e alle maglie!) in modo efficiente ed ordinato.
Buon knitting!
Eh sì, perchè il piacere d'iniziare un nuovo progetto è innegabile, il problema è che più ne cominci più ne perdi per strada...
Personalmente mi sono data un numero limite, ed è 3. Ho visto che se supero il limite, uno dei progetti è destinato a cadere nel cimitero dei lavori mai finiti, e ciò è male.
No, davvero... tanta bellezza e arte e fatica di materiali, intenzioni e idee non può venir dimenticata così tristemente, non è giusto!
Ma a prescindere dal numero di lavori in corso d'opera c'è il problema di come organizzarsi, ovvero di quanto tempo dedicare a ciascuno di loro per assicurarsi di portarli avanti davvero.
Ognuno certamente può trovare il suo metodo preferito, che sia delle rotazioni a tempo (ad esempio 12 ore a progetto in modo sequenziale), oppure a obiettivo (arrivo allo sprone del maglione, poi faccio 20 cm di scialle, ecc.).
In questi giorni i miei orari sono i seguenti: la mattina posso lavorare al progetto n.1, indicativamente dalle 10 alle 12 perchè so che prima o sono fuori per commissioni o sono occupata con le faccende di casa; poi nel pomeriggio dalle 14 alle 15 al progetto n.2 e dalle 15 alle 16 al progetto n.3. Non lavoro a maglia la sera, mentre nel tardo pomeriggio di solito mi dedico ad altre attività.
Non è che metta il timer, lo scopo non è lavorare un'ora (o due), ma semplicemente so che da quell'orario in poi posso dedicarmi a quel lavoro e a nessun altro. Quindi se voglio prendermi una pausa la prendo, se sono impegnata altrove salto e basta, se ne riparla domani. Al di fuori di questi orari ben precisi, comunque, può capitare che possa dedicarmi al lavoro a maglia, ma in modo assolutamente libero e casuale.
Quando il progetto n.1 finisce, il n.2 prende il suo posto e quindi lo lavorerò la mattina, mentre il n.3 diventa il n.2. A quel punto posso avviare un nuovo lavoro, che diventerà il n.3.
Sembra molto schematico, in realtà è basato su quello che istintivamente mi sono trovata a fare (e sugli orari che mi facevano comodo), ovvero dare più spazio ad un progetto ma nello stesso tempo non trascurare gli altri due.
In tal modo non devo prendere il tempo per sapere da quanti minuti sto lavorando, posso essere interrotta senza crearmi problemi, non ho ansie di alcun tipo.
Non dico che sia il metodo migliore. E' solo quello che per me funziona meglio.
Spero che l'idea degli orari dedicati possa essere utile per chi sta ancora cercando un modo per dedicarsi alla maglia (e alle maglie!) in modo efficiente ed ordinato.
Buon knitting!
Photo by Tara Evans on Unsplash
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