Tutto quello che so della Calendula

 

Photo by Kurt Stüber - via Wikipedia 

La calendula è una margheritina gialla che fiorisce in estate in tutta la regione mediterranea (quindi non è esotica, non viene la lontano: cresce sui nostri prati).

In realtà ne esistono una ventina di varietà, quella utilizzata per le sue proprietà farmacologiche è la Calendula Officinalis... ecco se dovessi riconoscerla tra tante avrei qualche problema: io di solito la compro in erboristeria!!!

https://www.macrolibrarsi.it/speciali/calendula-proprieta-ed-utilizzo-sotto-forma-di-crema-tintura-madre-o-tisana.php

Con questi fiori si possono fare (o comprare già fatti!) olii e pomate particolarmente indicati per i problemi della pelle.

L'olio di calendula, e quindi anche la pomata fatta con tale olio, è distensivo, nutriente, antinfiammatorio e favorisce la ricostituzione della pelle aggredita, infiammata e irritata, come ho potuto constatare a seguito di una dermatite che mi rendeva secchissima e pruriginosa la pelle delle gambe. Non posso quindi che raccomandarne l'uso.

Nel caso siate streghe spignattatrici come me, vi farà piacere fare il vostro olio di calendula, ecco quindi come farlo:

OLEOLITO DI CALENDULA (uso topico, non ingerire)

La mia insegnante di laboratorio galenico mi raccomandò di usare l'olio di girasole, perché è un olio leggero, ovvero a basso contenuto di principi attivi, quindi ha una maggiore capacità estrattiva. Per 100 grammi di olio si usano 20 grammi di fiori secchi di calendula, quindi con un rapporto di 1:5, ottenendo un estratto al 20%.

Diceva anche che i fiori vanno pestati al mortaio. A lungo. Fino a polverizzarli. Confesso a bassa voce che qualche breve colpo di macinino elettrico è di grande aiuto...

Poi si aggiunge l’olio e si riscanda tutto a bagnomaria per 2/3 ore, controllando che la temperatura non raggiunga mai i 40-45°. Quindi si versa in un barattolo, si chiude e si fa macerare al buio per una settimana, avendo cura di agitarlo, ogni tanto.

Poi si filtra e si strizza il preparato con un panno bianco. E si effettua un rilavaggio, ovvero si mette la calendula strizzata in altro olio per 10 minuti a bagno maria, poi si filtra e si usa questo olio per riportare a volume l’olio nel barattolo.

Si imbottiglia e si etichetta con nome del preparato e scadenza (12 mesi).

E' possibile profumare questo olio con qualche goccia di Olio Essenziale di Lavanda Officinale (gli olii essenziali puri si comprano in erboristeria), perché questo olio è particolarmente adatto a combattere le affezioni della pelle (piaga, ulcera, ustione, irritazione, ecc.).

Ecco. Questo è davvero tutto quello che so della calendula (poco, ma sufficiente allo scopo, direi).

Photo by Paige Cody on Unsplash

ATTENZIONE: l'uso delle piante a scopo medicinale si chiama fitoterapia, non è un gioco e non si può improvvisare.

La fitoterapia non ha nulla da invidiare alla medicina tradizionale, non a caso essa è l’antenata della medicina che esce dai laboratori farmaceutici, nata tentando di ricreare in laboratorio ciò che era già in natura. La fitoterapia è una scienza, ogni tanto ce lo dimentichiamo, confondendola nel mare magnum delle medicine alternative.

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