Happy (!) new year.

Ineluttabili elenchi di buone intenzioni ci inseguono mentre proviamo ad immaginare questo 2021 che, a dire il vero, vedo grigio proprio come il grigio Pantone 2021...

photo by Tim Mossholder on Unsplash

Inizio l'anno con un profondo desiderio di disimpegno. Basta podcast - mi sono detta - mi concentro su altro, voglio tornare a disegnare pattern di maglia, voglio farmi quintali di maglie solo come piacciono a me, con i colori che mi piace mettermi addosso, con le forme che mi piacciono. E millemila calzini. E non voglio scadenze... 

Ovviamente sto già pensando ad una forma differente di podcast, forse pure più impegnativa della precedente... Insomma, ammettiamolo, non so neanche io cosa voglio.

So solo che questo 2020 mi ha lasciato una grande amarezza. Una madre malata e lontana, una cara zia andata via in completa solitudine in un letto d'ospedale, progetti saltati, per non parlare dei soliti problemi che non hanno la targhetta con l'anno sopra.

Un anno superato a forza di nuove routine, meditazioni, letture spirituali e frasi motivazionali. Mi sento come Fiorenzo Magni, che nel 1956 terminò una corsa con una clavicola fratturata: affrontò la cronoscalata del colle di San Luca (Bologna) con un tubolare legato al manubrio e stretto tra i denti, così da poter fare forza ed essere comunque competitivo. Un’impresa epica.






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