La storia della piramide alimentare

Uno dei canali YT che seguo è Low Carb Down Under. 

Ritengo gli argomenti affrontati dal canale molto interessanti ed ho quindi deciso di riportare una trascrizione in italiano dei suoi contenuti. Inizio dall'ultimo video del dottor Paul Mason, che appunto parla della piramide alimentare, che potete trovare qui:


Buon giorno, sono Paul Mason e potreste pensare che ciò che state guardando [un'immagine della piramide alimentare] sia un lavoro scientifico che risale a disinteressati scienziati degli anni Settanta, sottoposto a controllo scientifico, per determinare la dieta più sana e quindi presentarla al pubblico.

Non sorprende che non sia successo. Molti di noi sono consapevoli che scienza e politica non dovrebbero mai mescolarsi eppure sono inseparabili. Il fatto è che quando mescoliamo scienza e politica otteniamo politica. E la piramide alimentare è il prodotto della politica.

Il retroscena della storia della piramide alimentare inizia nell'America del dopoguerra degli anni 50. Le morti per cause concorrenti (ovvero guerra e infezioni) si erano drasticamente ridotte e allo stesso tempo il fumo era in aumento, e quindi le malattie cardiache divennero rapidamente la prima causa di morte. 

E in questo scenario, nel 1955 il presidente Eisenhower ebbe un attacco di cuore: era a Denver e stava giocando a golf quando credette di avere un'indigestione a causa di un hamburger. Ma quella notte si svegliò con un forte dolore al petto, ed il suo medico personale, non capendo che aveva un infarto gli diede diverse dosi di morfina e lo rimandò a letto. Solo dopo aver fatto un elettrocardiogramma, quando si svegliò all'una del giorno seguente, capirono che aveva avuto un infarto.

Questa fu una notizia sconvolgente per la popolazione americana: la vita del loro leader appena rieletto era in pericolo a causa di problemi di cuore, la nuova causa principale di mortalità. La gente era impaurita e presto si scatenò la caccia alle cause di questo flagello mortale.

Sfortunatamente gli scienziati dell'epoca non diedero molta importanza al fatto che Eisenhower fosse un forte fumatore: 4 pacchetti al giorno! D'altronde a quei tempi gli stessi dottori promuovevano il fumo. Piuttosto le cause del flagello dell'infarto furono attribuite ai grassi saturi della dieta. E se sei un idraulico questo avrebbe senso: gettare del grasso in un lavandino può intasare lo scolo. Ma il resto di noi realizza che la nostra fisiologia non assomiglia al lavandino della cucina. Il che porta a domandarsi in che modo gli scienziati degli anni 50 sono arrivati alla conclusione che i grassi saturi fossero la causa delle cardiopatie. Un cibo antico, consumato da millenni, incolpato per una malattia moderna.

Bene, si può risalire alla ricerca fatta da quest'uomo, il russo Nicolaj Anichkov. Nel 1913 egli pubblicò uno studio che 100 anni dopo è stato descritto come la nascita dell'ipotesi lipidica, la teoria che il grasso saturo può intasare le arterie. Nicolaj ha dimostrato che nutrire i conigli, un animale ovviamente erbivoro, con lardo, tuorlo d'uovo o puro colesterolo sciolto in olio di girasole, incrementava il livello di colesterolo nel loro sangue. Portando anche a delle lesioni arteriose simili ma non identiche a quelle umane associate all'infarto. Ovviamente ci sono delle cose sbagliate in tutto ciò: i conigli non dovrebbero mangiare lardo più di quanto noi dovremmo mangiare erba. 

Nonostante ciò questa ricerca ha creato le basi dalle quali è nata l'ipotesi della dieta del cuore, guidata da questo uomo, Ancel Keys, che fu il responsabile nel trasformare questo mediocre studio nel contorto pasticcio della piramide alimentare. Era dogmatico, belligerante ed indubbiamente politico, tre qualità che brandiva come un rullo compressore contro ogni opinione contraria, anche le opposizioni più ragionevoli alle sue stravaganti affermazioni. Egli violò ripetutamente le norme civili dell'Accademia per bullizzare i colleghi che dissentivano e zittendo brutalmente qualsiasi opposizione. E nel contesto di ciò che veniva percepito come una crescente emergenza sociale per le cause sconosciute delle cardiopatie, i funzionari della Sanità accolsero il suo messaggio.

Vedete [mostra grafico], due anni prima dell'infarto di Eisenhower, Keys aveva pubblicato un grafico molto contestato che mostrava il consumo di grassi saturi in varie nazioni, associato alle cardiopatie. Il problema era che egli aveva preso i dati di 6 paesi, per avallare la sua teoria, ma i critici indicavano che i dati erano disponibili per 22 paesi, e quando questi dati venivano presi in considerazione si otteneva un grafico a dispersione. 

Questa avrebbe dovuto essere la fine della sua teoria. Invece, inspiegabilmente, egli fu in grado di esercitare una significativa influenza all'interno dell'America Heart Association. E nel 1958 questa associazione con Keys ormai al timone lanciò uno studio, il Seven Countries Study, che comprendeva 3 paesi dei suo grafico precedente, forse prevedendo i risultati ancora prima della pubblicazione, che avvenne nel 1978.

E' anche opportuno notare che a quel tempo l'associazione era sponsorizzata dalla Procter & Gamble, produttore del proficua margarina da olio vegetale Crisco. E a margine delle sue manovre politiche la stella di Keys continuò a splendere: nel 1961 era sulla copertina della rivista Time, in cui in un articolo diffamava i grassi saturi e dichiarava che il fumo giocava un ruolo minore nei problemi cardiaci. Ironicamente nei suoi documenti del Seven Countries Study nel 1968 si indicava invece il fumo come una delle cause principali delle malattie cardiovascolari sebbene tale informazione non fu svelata al pubblico prima del 1980.

Ed ancora, il Seven Countries Study non aveva l'ultima parola sull'argomento, infatti sappiamo che gli studi epidemiologici come appunto era il Seven Countries Study sono poco incisivi nel provare la causalità, in confronto agli studi sperimentali, che possono controllare i fattori confondenti e danno risultati molto più attendibili. 

Di migliore qualità sono gli studi di controllo randomizzati, e prima del 1978 uno studio di questo tipo aveva analizzato gli effetti di una dieta con grassi saturi ridotti, il Minnesota Coronary Survey. Questo studio aveva coinvolto più di 9000 partecipanti e Keys era stato uno dei due principali responsabili dello studio clinico, probabilmente nella speranza che tale studio avallasse la sua teoria davanti a tutti quegli scienziati che insistevano per avere un'evidenza credibile della stessa. Ma Keys non aveva fatto i conti con i risultati di questo studio: il Minnesota Coronary Survey non aveva trovato che i grassi saturi fossero dannosi per la salute coronarica. Il chè spiega perchè i primi risultati non furono pubblicati prima del 1989 nonostante lo studio fosse concluso già nel 1978. I risultati affermavano che una riduzione dei grassi saturi a favore di quelli vegetali non abbassava il rischio di malattie cardiovascolari, ed ovviamente il nome di Keys non compare nella pubblicazione finale, pur essendo stato co-investigatore, ovvero responsabile dello studio. L'altro investigatore, Ivan Frantz, fu intervistato da un giornalista scientifico che gli chiese perchè avessero aspettato 16 anni per pubblicare lo studio e la sua risposta fu che erano delusi dai risultati. 

Coprire i risultati perchè indesiderati è una condotta che non si addice a nessun vero scienziato; come diceva il famoso fisico Richard Feynman: non importa quanto sia bella la teoria e quanto sei bravo, se l'esperimento non la conferma essa è sbagliata. 

Anche la pubblicazione del 1989 ha in qualche modo distorto la verità, consapevolmente: è stata molto limitata con dati selettivi che ne hanno impedito una corretta analisi, concludendo semplicemente che i grassi saturi non sembrano essere pericolosi. Quest'uomo [foto], il dottor Christopher Ramsden, è la figura centrale nella ricerca della verità: a seguito di quell'intervista, egli contattò il figlio dell'ormai deceduto Frantz, e questi cercò tra i documenti del padre e trovò due nastri magnetici contenenti quasi 60.000 registrazioni, e dopo un lavoro di traduzione nel linguaggio dei computer moderni e dopo aver validato i dati, lo studio completo fu pubblicato nel 2016 sul British Medical Journal, 38 anni dopo il suo termine! 

Lo studio rivelava che rimpiazzare i grassi saturi con quelli vegetali aveva abbassato il colesterolo, ma al prezzo di alzare il tasso di mortalità.

Se questi dati fossero stati pubblicati, non sarebbe stato possibile lanciare la piramide alimentare nel 1978.

Ma mentre lo studio era ancora in corso Keys continuava a promuovere la sua teoria e nel 1977, con gli USA ancora in preda alla paura dell'infarto, il Senatore McGavin convocò una riunione sulla nutrizione del comitato ristretto, e sebbene non vi fossero evidenze credibili, il comitato rilasciò una serie di obiettivi che condannavano i grassi saturi. Il documento non fu bene accolto dalla comunità scientifica, e persino l'American Medical Association avvertì che tale dieta aveva effetti potenzialmente pericolosi.

Sfortunatamente questi avvertimenti non furono ascoltati ed ancora una volta entrò in gioco la politica: nel suo primo mandato Richard Nixon aveva fatto accordi con l'Unione Sovietica per la vendita di enormi quantità di cereali, ma un raccolto particolarmente scarso aveva innalzato i prezzi, così si decise di realizzare politiche agricole favorevoli all'incremento della produzione, e ben presto vi furono enormi surplus di produzione. 

Nello stesso periodo Luise Light fu incaricata di redigere delle linee guida per la dieta degli americani; sfortunatamente la sua fonte di informazione era quella del suddetto documento contro i grassi saturi, da un lato, e i suoi capi del Dipartimento dell'Agricoltura dall'altro. Inizialmente Luise Light aveva raccomandato di ingerire da 3 a 4 porzioni di grano integrale, pane e cereali al giorno, che divennero da 6 a 11 nelle mani dei burocrati del Dipartimento dell'Agricoltura. Il chè risolveva i loro problemi di surplus, ma a costo della salute pubblica.


Una cosa è sicura: l'introduzione di queste linee guida nel 1980 coincise con un deciso incremento dell'epidemia di diabete. Oggi infatti solo il 12% degli adulti americani possono essere considerati metabolicamente sani. Chiaramente qualcosa è andato storto.

Sfortunatamente per noi qui "down under", dopo che queste nuove linee guida furono attuate negli USA tutto il mondo ne fu influenzato a partire dall'Australia. Quest'uomo, il professore Stewart Truswel originario del Sud Africa, al tempo aveva la cattedra di nutrizione umana all'Università di Sidney e si prese l'incarico di sviluppare una dieta alimentare per gli australiani sulla base delle linee guida americane. Il problema era che tra i suoi colleghi era l'unico che sosteneva quelle linee guida e quindi provvedette a redigere quella che lui stesso definì una rara, positiva, indipendente revisione contro quella che riteneva una schiera di critici. In realtà non lo fece, perchè semplicemente rimaneggiò quelle linee guida che già approvava. Il fatto è che se avesse revisionato la letteratura scientifica, avrebbe scoperto che già nel 1977 c'era un'abbondanza di evidenze contro la riduzione di grassi saturi nella dieta, più di 70 studi di controllo radomizzati. Truswell letteralmente chiuse gli occhi davanti all'evidenza. E dopo aver pubblicato le prime linee guida nel 1980, egli rimase un personaggio fondamentale per le edizioni successive che continuavano a scoraggiare l'uso di grassi saturi. La ragione per cui l'edizione del 2013 continuava ad ignorare la scienza è un'ammissione dei relatori: in risposta alla richiesta di revisionare il ruolo dei grassi saturi la loro risposta fu che la richiesta di revisionare l'evidenza non era supportata da evidenza! Sarebbe una barzelletta se le conseguenze non fossero serie. E la cosa interessante è che il documento da cui ho preso quest'informazione, circa 8 anni fa, è ora scomparso da internet.

Non c'è dubbio che le linee guida sull'alimentazione hanno un enorme impatto sulla popolazione: sono insegnate nelle scuole, influenzano come nutriamo bambini, pazienti, prigionieri e soldati. Guardate com'è diminuito il consumo di grassi animali in Australia dagli anni settanta [grafico]. Il problema è che non sembra funzionare: proprio come in USA la popolazione mostra un aumento inspiegabile di diabete di tipo 2 [grafico].

La domanda è: come possiamo assicurarci che le future linee guida prendano in considerazione la scienza? Sicuramente in alcuni ambienti ci sono stati dei cambiamenti, e vorrei introdurvi a due esperti che sembrano aver cambiato idea: questa è la professoressa Janet King, presidente del comitato scientifico che ha prodotto le linee guida americane del 2005, e questo è il professor Tom Brenner, membro del comitato del 2015. Sono gli autori di un documento di revisione del 2020 che conclude che le guide linee istituzionali sulla riduzione dei grassi saturi non sono giustificate dalla scienza. Il documento specifica che latticini, carne e uova non sono associati ad un maggior rischio di malattie cardiovascolari e non dovrebbero essere limitati. E che si tratta di cibo antico ed è un paradosso colpevolizzarlo per una malattia moderna.

E allora dovremmo essere ottimisti per le future linee guida anche in Australia? Quest'uomo è il mio buon amico dottor James Muecke, attivista per la salute, e uomo dell'anno 2020 in Australia. Egli aveva dei seri dubbi sull'impatto delle linee guida australiane e quindi fu entusiasta quando il ministro della salute federale australiano dichiarò che Muecke avrebbe fatto parte della commissione per la revisione delle linee guida. Tale revisione è però ancora in corso, ben nascosta agli occhi del pubblico. Sfortunatamente sono moderatamente pessimista sui risultati. 

C'è però una scintilla di speranza: è in corso un'inchiesta del Commonwealth sul diabete, in gran parte grazie alle richieste di James. Diversi parlamentari ex medici fanno parte dell'inchiesta. Questa è una grande opportunità. Le iscrizioni sono già state fatte e sono pubbliche. Se andate sul sito, la mia è la 402. E se siete appassionati di tale argomento, se avete una storia da raccontare, sentitevi liberi di contattare i membri del comitato sul sito, incontrateli, discutete la scienza. Grazie a James Muecke abbiamo una briciola di opportunità e insieme potremmo riuscire a prenderla.

Grazie.

Il dottor Paul Mason ha conseguito la laurea in medicina con lode presso l'Università di Sydney e ha conseguito anche lauree in fisioterapia e salute sul lavoro. È specialista in medicina dello sport. Il dottor Mason ha sviluppato un interesse per le diete a basso contenuto di carboidrati nel 2011. Da allora ha trascorso centinaia di ore a leggere e analizzare la letteratura scientifica. Per diversi anni ha applicato queste conoscenze nel trattamento di pazienti affetti da artrite e disturbi metabolici che hanno ottenuto una perdita di peso notevole e prolungata e una riduzione del dolore articolare. Il dottor Mason è anche il Chief Medical Officer di Defeat Diabetes, il primo programma australiano basato sull'evidenza e guidato da medici che si concentra sull'ampia gamma di benefici per la salute di uno stile di vita a basso contenuto di carboidrati, in particolare per coloro che desiderano mandare in remissione il pre-diabete, il diabete di tipo 2 e altre malattie metaboliche.

Commenti