Quando mi sono imbattuta in questo filato...
No, nessuno ha inventato un nuovo materiale. Semplicemente il nylon, in fase di produzione, viene arricchito con un enzima che permette la degradazione da parte di determinati batteri - cosa che avviene solo in particolari condizioni di assenza di luce e ossigeno, ovvero all'interno di speciali impianti di lavorazione, e nell'arco di 5 anni.
Quindi parliamo di una biodegradabilità forzata, niente a che vedere con quella che si verifica se disperdo nell'ambiente un materiale realmente biodegradabile come un filo di vera lana.
La scoperta che il nylon possa essere trattato con enzimi e batteri di per sè non è una cosa negativa.
Ma sbandierare una potenziale biodegradabilità della plastica per fare marketing e sopire le coscienze, ecco... lo trovo abbastanza fastidioso.
Voi che ne pensate?
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