Nella mia vita ho sempre avuto gatti per casa, o in giardino. Qualche cane, ma soprattutto gatti. E li ho sempre nutriti con cibo industriale, sia croccantini sia umido di varie ed infinite varietà, dalle più economiche alle più costose e ricercate.
Qualche tempo fa ho deciso di fare un esperimento e preparare personalmente il loro cibo (attualmente ho una gatta che vive in casa e due che vivono in giardino) e l'ho fatto seguendo una ricetta che ho elaborato sulla base di diversi video che ho trovato in rete e leggendo alcune dichiarazioni di veterinari (il tutto preso cum grano salis: molti veterinari consigliano una dieta mista, che abbina alimentazione casalinga a quella commerciale di alta qualità, per garantire tutti i nutrienti necessari senza sacrificare i vantaggi di entrambe le opzioni).
So che ci saranno gattare profondamente offese da quanto andrò a raccontare, ma questa è la mia ricetta, non obbligo nessuno a fare come me, sto solo riportando la mia esperienza (il mondo delle gattare può essere particolarmente nitroglicemico).
Prima di illustrarvi la mia ricetta (e quanto sia vantaggioso preparare il cibo a casa), qualche considerazione sul cibo industriale, a partire dai croccantini, ovvero dal cibo secco: ciò che ho notato in tutti questi anni è che i croccantini in genere sono i più economici, i più calorici, e i più elaborati. Comodi sono comodi, eh. Ma quando ho deciso di mettere a dieta la mia pigra gatta di casa, i croccantini sono la prima cosa che ho tagliato. Non che sia dimagrita in modo notevole (il vizio di chiedere da mangiare a qualsiasi ora c'è sempre), ma ho notato che è meno schizzinosa nei confronti degli altri cibi, come un adolescente che, non più assuefatto a dolci e patate fritte, improvvisamente scopre che c'è altro di buono.
Anche i nostri animali domestici ingrassano, proprio come noi: è il prezzo che paghiamo per non essere costretti a procacciarci il cibo in prima persona, con la caccia o zappando la terra. Poca attività fisica e molte idee strane: c'è una linea di pensiero che consiglia di lasciare sempre da mangiare nella ciotola del gatto, anche se si tratta dell'umido, perché lui sa regolarsi. Niente di più falso. Uno, tendono a mangiare appena ne hanno l'occasione (in natura si fatica per cacciare e ogni lasciata è persa, è il loro istinto). E due, se il cibo resta lì per troppo tempo non lo vogliono più.
Ma sto divagando. Ecco la mia ricetta, a partire dagli ingredienti:
- 600g di carne macinata - non avendo un tritacarne ho comprato del macinato di vitellone, ma si può usare anche pollo o tacchino
- 120g (il 20% della carne) di fegatini e durelli di pollo
- 2 rossi d'uovo
- 2 gusci d'uovo
La cosa più elaborata da fare è preparare la polvere di guscio d'uovo, ovvero mettere i gusci nel forno (io ho usato la friggitrice ad aria per 5 minuti a 180 gradi) e poi macinarli il più finemente possibile nel tritatutto o macinacaffè. Il guscio d'uovo contiene soprattutto calcio e piccole quantità di magnesio, fosforo e potassio: un vero e proprio integratore.
Una volta messi tutti gli ingredienti insieme si frulla (le interiora di pollo andrebbero tagliate a pezzettini per facilitare questa operazione); non avendo il classico robot da cucina io devo usare un frullatore ad immersione, che funziona bene ma è più rognoso da pulire.
Poi ho riempito dei bicchierini da caffè (quelli usa e getta in materiale organico) con circa 60g di impasto in ognuno, e li ho messi in freezer.
Sì, non l'ho detto prima, ma questo è cibo CRUDO. Ciò è insolito ma a pensarci bene gli animali in natura non hanno l'abitudine di cucinare! E cuocere la carne inibisce degli enzimi che per loro sono indispensabili e che quindi devono essere aggiunti nei cibi industriali (come la taurina).
Solo una piccola nota: è bene evitare il maiale, che non dovrebbe essere mai mangiato crudo per scongiurare parassitosi, e anche il bianco dell'uovo, che contiene anti-nutrienti che possono essere disattivati solo con il calore della cottura.
Come servire questo cibo? Ogni tardo pomeriggio (dopo aver distribuito le ultime ciotole della giornata) trasferisco dal freezer al frigorifero i bicchierini che mi serviranno il giorno seguente, in modo che hanno il tempo di scongelarsi. Ogni porzione, prima di essere servita verrà diluita e mescolata con due cucchiai d'acqua.
Ed ora veniamo ai costi. Con questi ingredienti ho ricavato 13 porzioni da 60g, per un costo a porzione di circa 70 centesimi, ovvero la metà di quanto mi costa una scatoletta di quelle che mangia 2-3 volte al giorno Hoshi, la mia gatta di casa (schifando qualsiasi cosa che sia più economica).
A dire il vero 60g non diluiti è più di una porzione. Inoltre il paragone lo faccio con la pappa migliore perché quella che facciamo in casa ha una qualità molto alta, basti pensare alla minuscola percentuale di carne presente in una bustina di cibo economico, che può arrivare ad avere l'80% del suo peso in acqua.
Come hanno reagito i miei gatti alla novità? Inizialmente incuriositi, straniti, perplessi (gli animali sono abitudinari esattamente come i bambini e gli anziani). Hoshi ha mangiato un pochino, poi ha chiesto qualcos'altro con voce piuttosto lamentevole, ma alla fine è tornata alla ciotola e l'ha svuotata per metà. Per abituare i gatti al nuovo sapore ho deciso di mescolare la nuova pappa a quella vecchia, e la strategia ha avuto successo al 66%: La Zia e Sultan leccano il piattino fino all'ultima briciola, Hoshi oppone ancora resistenza, rivolgendomi un'occhiata tra il rimprovero e la sorpresa, come per dire: "ma davvero devo mangiare questo???". Lei sa come vincere una guerra psicologica...
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