Elinor, rivisitato

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Elinor è un cappellino che avevo disegnato tempo fa, nel 2019, il cui pattern è possibile scaricare da Ravelry (QUI). Il suo nome è un omaggio ad un personaggio di Ragione e sentimento, di Jane Austen, una figura che ho sempre sentito molto vicina a me per carattere e sentimenti.

Questo berretto ha la caratteristica di essere a due strati, è quindi molto caldo ma anche molto femminile grazie alla lavorazione a pizzo. Inoltre è perfettamente reversibile.

Il filato originale era il Drops Flora, un blend di lana e alpaca, di spessore fingering, lavorato con i ferri da 3mm per ottenere un campione di 26 maglie in 10 cm, con la lavorazione a pizzo.

Recentemente ho lavorato nuovamente questo modello ma utilizzando un filato differente, ottenuto dall'unione di Host Garn Coast e Rowan Kidsilk Haze. Ho infatti ricavato dei gomitoli abbinando un gomitolo di Kidsilk Haze (lungo circa 209 metri) con meno di due terzi del gomitolo della Coast, ottenendo un gomitolo di circa 60 grammi. 
In pratica un filato di spessore più ascrivibile alla categoria "sport" che alla "fingering".

Ho quindi deciso di utilizzare un ferro di calibro leggermente maggiore, ovvero il 3,25mm. Filato e ferri differenti, quindi anche un campione differente, con un gauge di 24 maglie invece di 26. 
Di conseguenza ho dovuto apportare alcune variazioni, a partire dal numero di maglie da avviare, in pratica togliendo una ripetizione del motivo a pizzo, corrispondente a 12 maglie.

Una piccola variazione, però, l'ho apportata a prescindere dalle diverse condizioni: ho infatti avviato il lavoro in modo classico, senza il cosiddetto "provisional cast on", l'avvio provvisorio da fare con un filo di scarto. 
Ma ciò non ha affatto inficiato né l'estetica né la funzionalità (l'importante è non fare avvii con maglie troppo strette, a tal fine è sempre possibile usare un ferro più grosso).
Nella foto è possibile vedere che, dopo aver fatto la parte marrone, ho avviato la parte in pizzo riprendendo le maglie alla base, sul dritto del lavoro, e la congiunzione è perfettamente netta e pulita.

Il berretto è lavorato in pratica due volte: la prima a coste 1/1, la seconda in pizzo. Le maglie di partenza sono le stesse, quindi anche la struttura delle diminuzioni è la stessa; ma, avendo apportato una variazione nel numero di maglie dell'avvio, ho dovuto anche cambiare il numero delle maglie con le quali iniziavo a creare la corona del cappello.

Di conseguenza, al giro 1 del lato a coste, invece di 
< 12 maglie (1dir, 1rov), 3insdir, 12 maglie (1rov, 1dir), 3insrov > ho lavorato 
< 15 maglie (1dir, 1rov), 3insrov >
Mentre nella parte a pizzo basta sostituire i 12 dritti con 15 dritti.
La chiusura finale è fatta in ambedue i casi passando l'ago sulle 12 maglie rimanenti.
La chiusura finale del secondo "cappello" è necessariamente fatta sul dritto del lavoro, ma risulta comunque invisibile.

Spero che queste note possano essere utili nel caso in cui si volesse riprodurre il modello con un filato Sport invece del Fingering.
Buon divertimento!





Elinor is a hat I designed in 2019, the knitting pattern can be downloaded from Ravelry
Its name is a tribute to a character from Sense and Sensibility by Jane Austen, that is Elinor, a girl I have always felt very close to me for disposition and feelings.

This is a two-layered hat, so it is very warm but also very feminine thanks to the lace work. It is also perfectly reversible.
The original yarn was Drops Flora, a blend of wool and alpaca, of fingering weight, that I worked with 3mm needles to get a gauge of 26 stitches in 10 cm, in lace work.

I recently knitted this model again but using a different yarn that I get combining Host Garn Coast and Rowan Kidsilk Haze. In fact, I made some balls by joing a ball of Kidsilk Haze (about 209 meters long) with less than two thirds of a ball of Coast. 
This new ball weights approx. 60 grams. So I got a thicker yarn, more a "sport" than a "fingering" yarn.

I therefore decided to use a slightly larger needle, 3.25mm. Different yarn and needles, a different gauge, now 24 stitches instead of 26.
Consequently I had to make some changes, starting from the number of stitches to cast on, basically removing a ripetition of the lace pattern, that is 12 stitches.

However, I made a small change regardless of the different conditions: in fact, I started in a classic way, without the so-called provisional cast on, the provisional start-up you do with a waste thread.
But this hasn't affected either the aesthetics or the functionality at all (the most important thing is to cast on loosely, for this purpose it is always possible to use a larger needle).

In this photo you can see that, after ending the ribbed side, I cast on the lace side picking up foundation stitches, on the right side of the work.

The hat is basically worked twice: first time with 1/1 rib, second time with lace. 
The starting number of stitches is the same, therefore the structure of the decreases is also the same; but, having made a change in the cast on numbers, I also had to change the number of stitches with which I started the crown of the hat.
Accordingly, on round 1 of the rib hat, instead of
< 12 stitches (k1, p1), k3tog, 12 stitches (p1, k1), p3tog > 
I worked
< 15 stitches (k1, p1), p3tog >
While in lace hat I just replaced k12 with k15.
The final closure is done in both cases by passing the darn needle through remaining 12 stitches.
On the second "hat" it must be done on the right side of the work, but it is still invisible.

I hope these notes can be useful in case you want to knit this hat with a sport yarn instead of fingering.
Have fun!


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