Questo è un primo approccio al "double knitting", ovvero a quella particolare tecnica che ti permette di lavorare contemporaneamente due strati per ottenere un lavoro che double face cioè reversibile.
E' molto utile per esempio nelle sciarpe, che così mostreranno sempre il lato "bello", ma anche in altri indumenti che possono essere indossati mostrando il lato del colore che si preferisce.
Inoltre è possibile fare dei disegni con i colori... insomma, basta lasciare libera la fantasia!
Da quando ho conosciuto questa tecnica, un settembre di qualche anno fa grazie a Valentina Cosciani e al suo progetto "Gioco di scacchi", trovo che il double knitting sia una delle cose più divertenti!
Oggi mi è venuta voglia di fare delle mattonelle, per un progetto a lungo termine, forse una coperta, e voglio utilizzare proprio questa tecnica.
Vuoi provare con me? Non c'è bisogno di realizzare una coperta: una mattonella può essere utilizzata come presina e nel frattempo avrai imparato qualcosa di nuovo, se non conosci il double knitting.
Leggi questo articolo sino alla fine, fatti ispirare, approfitta di qualche consiglio e mettiti alla prova!
Per cominciare ho fatto un acquisto d'impulso, quello che i manuali ed il buon senso dicono di evitare assolutamente.
Ho comprato i primi due gomitoli disponibili al negozio più vicino.
Non che ci fosse molta scelta; siamo a fine estate in cittadina di mare, sembra che i rifornimenti lanosi non siano ancora arrivati, i colori non sono i miei preferiti ed il puffo brontolone che è in me sta dicendo: io odio il superwash! Ma ero in crisi d'astinenza, e quello era un negozio di lana... diciamo che se dovessi progettare una coperta agirei con maggior ponderazione. Devo dire però in tutta onestà che nell'aspetto finale la definizione del punto, la texture ed il colore si sono rivelati buoni. Si tratta del Katia Merino 100%, nei colori 16 e 58.
Per una mattonella singola da utilizzare ad esempio come presina, avrei scelto lana pura, di quelle che infeltriscono in lavatrice, perché in cucina la presina di lana infeltrita è imbattibile!
Il disegno che ho scelto per il gioco di colori è un cuore che ho trovato on line, che si sviluppa in 50 maglie per 60 righe.
Se vuoi fare anche tu una mattonella con questo cuore, salva l'immagine e stampala. Attenzione, però, non è un quadrato (come al solito i disegni reali risultano sempre schiacciati), quindi dai miei calcoli occorrerebbe aggiungere almeno 6 righe, sopra o dentro o sotto il disegno, a piacimento.
A questo punto non serve altro che avviare le 24 maglie per ogni colore contemporaneamente!!! Come??
Per chi non conoscesse la tecnica (in realtà ce ne sono diverse) o volesse rinfrescarsi la memoria, propongo questo video (utile anche se non si capisce l'inglese) che mostra l'avvio "long tail" con due colori.
Rispetto a quanto proposto nel video, io però inizio con un cappietto fatto con entrambi i fili (vedi foto a sinistra) che mi vale come prima maglia di ogni colore.
Il video mostra come montare le maglie e lo fa lentamente (forse troppo!!!); comunque più che seguire le istruzioni passo passo credo che convenga prima guardare e cercare di capire; e poi farlo.
La prima volta che ho provato l'avvio a due colori ho utilizzato una tecnica meno complicata, però il risultato era confuso ed avevo serie difficoltà a distinguere i punti; conviene impegnarsi per imparare il long tail cast on, non è poi così difficile ed il risultato è sorprendentemente buono.
Se però questo non entra proprio in testa (capita, eh), e siete sull'orlo della disperazione, c'è sempre il metodo desperados, che in realtà è dignitosissimo; semplicemente me lo sono dovuto inventare per rialzare l'autostima scesa troppo in basso (o è stato per un vuoto di memoria? non ricordo). Il metodo desperados è una genialata ma non saprei come dimostrarlo senza un homemade video - questo sì davvero desperados (non è a fuoco niente, nada, kaput, ho licenziato il mio operatore!!!), abbiate pazienza però a volte una dimostrazione pratica (benché tremebonda) di 40 secondi è meglio di 40 parole. Nel caso non si capisse, all'inizio si parte con due cappietti distinti, uno per colore.
Insomma, alla fine dobbiamo avere sul ferro 50 coppie di fili a colori alternati.
Cosa fare con la prima maglia della riga? La lavoro normalmente? La passo senza lavorarla? Dipende dal gusto personale, da cosa voglio fare in seguito (cucire tra loro le mattonelle, ad esempio), dalla scuola di pensiero... io preferisco lavorarla normalmente, ma inverto i fili tra loro prima di cominciare, in modo che i due strati non si aprano.
Tutto chiaro? Non pretendo di aver esaurito l'argomento, ma spero di aver stuzzicato la curiosità e allontanato la sensazione che il double knitting sia troppo difficile.
Se invece la mattonella era davvero troppo facile, ti invito a cimentarti con il double knitting con lavorazione in tondo, come mostrato in questo precedente post.
Happy knitting a tutti!!!
E' molto utile per esempio nelle sciarpe, che così mostreranno sempre il lato "bello", ma anche in altri indumenti che possono essere indossati mostrando il lato del colore che si preferisce.
Inoltre è possibile fare dei disegni con i colori... insomma, basta lasciare libera la fantasia!
Da quando ho conosciuto questa tecnica, un settembre di qualche anno fa grazie a Valentina Cosciani e al suo progetto "Gioco di scacchi", trovo che il double knitting sia una delle cose più divertenti!
Oggi mi è venuta voglia di fare delle mattonelle, per un progetto a lungo termine, forse una coperta, e voglio utilizzare proprio questa tecnica.
Vuoi provare con me? Non c'è bisogno di realizzare una coperta: una mattonella può essere utilizzata come presina e nel frattempo avrai imparato qualcosa di nuovo, se non conosci il double knitting.
Leggi questo articolo sino alla fine, fatti ispirare, approfitta di qualche consiglio e mettiti alla prova!
Per cominciare ho fatto un acquisto d'impulso, quello che i manuali ed il buon senso dicono di evitare assolutamente.
Ho comprato i primi due gomitoli disponibili al negozio più vicino.
Non che ci fosse molta scelta; siamo a fine estate in cittadina di mare, sembra che i rifornimenti lanosi non siano ancora arrivati, i colori non sono i miei preferiti ed il puffo brontolone che è in me sta dicendo: io odio il superwash! Ma ero in crisi d'astinenza, e quello era un negozio di lana... diciamo che se dovessi progettare una coperta agirei con maggior ponderazione. Devo dire però in tutta onestà che nell'aspetto finale la definizione del punto, la texture ed il colore si sono rivelati buoni. Si tratta del Katia Merino 100%, nei colori 16 e 58.
Per una mattonella singola da utilizzare ad esempio come presina, avrei scelto lana pura, di quelle che infeltriscono in lavatrice, perché in cucina la presina di lana infeltrita è imbattibile!
Il disegno che ho scelto per il gioco di colori è un cuore che ho trovato on line, che si sviluppa in 50 maglie per 60 righe.
Se vuoi fare anche tu una mattonella con questo cuore, salva l'immagine e stampala. Attenzione, però, non è un quadrato (come al solito i disegni reali risultano sempre schiacciati), quindi dai miei calcoli occorrerebbe aggiungere almeno 6 righe, sopra o dentro o sotto il disegno, a piacimento.
A questo punto non serve altro che avviare le 24 maglie per ogni colore contemporaneamente!!! Come??
Per chi non conoscesse la tecnica (in realtà ce ne sono diverse) o volesse rinfrescarsi la memoria, propongo questo video (utile anche se non si capisce l'inglese) che mostra l'avvio "long tail" con due colori.
Rispetto a quanto proposto nel video, io però inizio con un cappietto fatto con entrambi i fili (vedi foto a sinistra) che mi vale come prima maglia di ogni colore.
Il video mostra come montare le maglie e lo fa lentamente (forse troppo!!!); comunque più che seguire le istruzioni passo passo credo che convenga prima guardare e cercare di capire; e poi farlo.
La prima volta che ho provato l'avvio a due colori ho utilizzato una tecnica meno complicata, però il risultato era confuso ed avevo serie difficoltà a distinguere i punti; conviene impegnarsi per imparare il long tail cast on, non è poi così difficile ed il risultato è sorprendentemente buono.
Se però questo non entra proprio in testa (capita, eh), e siete sull'orlo della disperazione, c'è sempre il metodo desperados, che in realtà è dignitosissimo; semplicemente me lo sono dovuto inventare per rialzare l'autostima scesa troppo in basso (o è stato per un vuoto di memoria? non ricordo). Il metodo desperados è una genialata ma non saprei come dimostrarlo senza un homemade video - questo sì davvero desperados (non è a fuoco niente, nada, kaput, ho licenziato il mio operatore!!!), abbiate pazienza però a volte una dimostrazione pratica (benché tremebonda) di 40 secondi è meglio di 40 parole. Nel caso non si capisse, all'inizio si parte con due cappietti distinti, uno per colore.
Insomma, alla fine dobbiamo avere sul ferro 50 coppie di fili a colori alternati.
Siamo pronti per iniziare.
Per capire come si lavorano i due colori può sicuramente essere utile visionare un ennesimo video (il tubo è una miniera); MA, sia come sia, in ogni caso è fondamentale comprendere che:
1) il primo colore va lavorato a dritto
2) il secondo colore va lavorato a rovescio.
Semplice, no?
Per capire come si lavorano i due colori può sicuramente essere utile visionare un ennesimo video (il tubo è una miniera); MA, sia come sia, in ogni caso è fondamentale comprendere che:
1) il primo colore va lavorato a dritto
2) il secondo colore va lavorato a rovescio.
Semplice, no?
Quando girerò il lavoro, dopo aver lavorato tutte le maglie della riga, ciò che avevo lavorato a rovescio mi appare a dritto, quindi da un lato avrò una maglia rasata rossa, dall'altro una maglia rasata blu!
Unica accortezza (importantissima!): quando facciamo il rovescio entrambi i fili vanno portati sul davanti del lavoro, così come quando facciamo il dritto entrambi i fili sono dietro:
Unica accortezza (importantissima!): quando facciamo il rovescio entrambi i fili vanno portati sul davanti del lavoro, così come quando facciamo il dritto entrambi i fili sono dietro:
rovescio appena concluso, i due fili sono ancora sul davanti |
Consiglio caldamente di lavorare tenendo con la destra il filo che lavora il dritto e con la sinistra il filo che lavora il rovescio. Lavorare con due mani rende più piacevole e veloce il lavoro.
Dopo aver lavorato la prima riga dello schema (a prescindere se abbiamo o meno aggiunto righe come suggerito più sopra) che è tutta bianca, affrontiamo partendo la riga 2, quindi seguendo lo schema dalla sinistra (dove c'è il numero 2). E' importante ricordare che una maglia sullo schema corrisponde a 1 maglia di entrambi i colori; quindi adesso abbiamo 24 quadretti bianchi, significa che dobbiamo lavorare per 24 volte 1 dritto e 1 rovescio.
Guarda la foto qui sopra: sto lavorando a dritto la maglia rossa con il filo rosso tenuto a destra, e a rovescio la maglia blu con il filo blu tenuto a sinistra.
A questo punto lo schema indica un quadretto nero. Quindi inverto i fili che ho in mano e lavoro come al solito il dritto con la destra e il rovescio con la sinistra.
Quindi, visto che il quadretto seguente è bianco, torno a invertire i fili per tornare al colore di base (dritto in rosso, rovescio in blu).
Ciò significa che ogni volta che troverò un quadretto nero dovrò invertire i fili che ho in mano.
Attenzione: se lasci i fili dove sono perché la logica ti induce a pensare che puoi semplicemente fare il dritto con il filo blu tenuto ancora sulla mano sinistra, ti accorgerai, voltando il lavoro, che qualcosa non torna!!! Quindi: inverti i fili che è meglio!
Tutto chiaro? Non pretendo di aver esaurito l'argomento, ma spero di aver stuzzicato la curiosità e allontanato la sensazione che il double knitting sia troppo difficile.
Se invece la mattonella era davvero troppo facile, ti invito a cimentarti con il double knitting con lavorazione in tondo, come mostrato in questo precedente post.
Happy knitting a tutti!!!
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